mercoledì 31 gennaio 2018

CONFESSIONE di Kanae Minato


Trama:
La rivelazione è di quelle agghiaccianti, soprattutto se a farla è una giovane professoressa che ha da poco perso la sua bambina e ad ascoltarla sono i suoi alunni, la classe alla quale Moriguchi Yuko rivolge un discorso di addio: "La mia Manami non è morta accidentalmente; è stata uccisa da qualcuno di voi". La figlia dell'insegnante di scienze aveva quattro anni quando, un mese prima della fine dell'anno scolastico alla scuola media, in una cittadina del Giappone, è stata trovata morta nella piscina dell'istituto. A causa di quello che tutti hanno ritenuto un incidente, la madre ha deciso di abbandonare per sempre il suo lavoro. Freddamente, quasi scientificamente definendoli A e B, la professoressa rende identificabili ai compagni i due ragazzi e rivela la sua scoperta di come essi abbiano premeditato e compiuto l'omicidio di una bambina indifesa. Inoltre, con altrettanta freddezza, l'insegnante comunica la sua decisione: non ha intenzione di denunciare i due assassini alla polizia. Ha invece già messo in atto una personale vendetta, atroce e immediata ma escogitata in modo che le devastanti conseguenze si manifestino lentamente, affinché i giovani criminali abbiano il tempo di pentirsi e trascorrere il resto dei loro giorni sopportando il fardello della colpa di cui si sono macchiati. Nelle settimane successive, attraverso un diario, un blog, una lettera, appare in tutta la sua spaventosa portata il perché del gesto compiuto da Nao e Shuya.


Commento a cura di 
Tutto ha inizio dal monologo che la professoressa Moriguchi tiene ai suoi alunni delle medie l'ultimo giorno di scuola. Annuncia che lascerà per sempre l'insegnamento e denuncia apertamente due dei suoi studenti, ritenendoli colpevoli - elencando tutta una serie di prove a sostegno della sua tesi - dell'assassinio della figlioletta, Manami, di appena quattro anni. Ritrovata morta nella piscina dell'edificio scolastico e il cui caso venne archiviato come morte accidentale per annegamento. Con innaturale distacco e un tono monocorde, la donna comunica che non si rivolgerà alle autorità bensì ha già messo in moto gli ingranaggi di una vendetta graduale e sconvolgente che danneggerà irreparabilmente le vite dei due ragazzi, i quali dovranno convivere per sempre con il senso di colpa per la grave ignominia di cui si sono resi responsabili. 
Ma questo è solo il principio della fine...


Confessione è un mistery che potremmo definire "d'introspezione" sebbene la storia trattata possa risultare inverosimile spinge comunque alla riflessione su diverse tematiche scottanti tra cui il bullismo e un'infanzia caratterizzata da violenze sia fisiche che psicologiche e tanto altro ancora; un romanzo che, per certi versi, porta all'estremo il concetto di vendetta e suggestiona non poco chi sta leggendo.
Non c'è spazio per l'assoluzione e il pentimento, volente o nolente, si viene trascinati in una voragine di morbosa ed atroce spietatezza... Ci si immerge a tal punto nella storia da diventare quasi impossibile per il lettore prendere le parti di uno o di un altro tra i personaggi presentati.
Forte di uno stile asciutto e di un ritmo incalzante, senza voli pindarici, la Minato sottopone all'attenzione del pubblico una situazione di per sé agghiacciante, tuttavia - servendosi di una narrazione corale per monologhi - poco per volta aggiunge tasselli alla "tragedia" (così viene definita nel libro) che ci viene descritta a 360° da tutti gli attori coinvolti, acquistando una valenza ancor più inquietante e disarmante. Ciò che pensavamo dei personaggi coinvolti, tratteggiati in maniera davvero realistica, viene ribaltato e vengono alla luce verità taciute e dettagli che prima erano stati volutamente tralasciati. 
L'aggettivo che, a mio dire, calza a pennello per descrivere questo libro è: spiazzante
Ci dipinge un quadro spaventosamente realistico della popolazione nipponica, soffocata dai rigidi schemi imposti dalla società tanto nelle istituzioni scolastiche quanto nella vita di tutti i giorni e di un fallace sistema di leggi che offre delle attenuanti a dei freddi e calcolatori assassini solo per il loro status di minorenni. L'epilogo è lontano anni luce dall'essere rassicurante, diciamo che il karma si abbatterà su di loro con la violenza di un ciclone.
Mi sento di consigliare questa lettura agli appassionati del genere che stanno cercando qualcosa di inconsueto e particolare.
Ho anche scoperto che ne esiste una trasposizione cinematografica del 2012 e spero di recuperarla al più presto. 

Valutazione:
Un assaggio dal libro:
Il problema è che nella realtà di tutti i giorni per i buoni e i bravi non c'è mai abbastanza spazio a disposizione.

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