TRAMA
Tanti anni sono passati dal lontano assedio di Bel-azar, ultimo avamposto del Gothir contro l'avanzata dei Nadir capitanati dall'implacabile Tenaka Khan.
Quella notte cinque guerrieri furono risparmiati dal leggendario condottiero; ma al sopraggiungere dell'alba il mezzosangue Nadir profetizzò che loro stessi sarebbero diventati gli "Spettri che saranno".
"I ricordi si affollarono nella mente di Chareos, ricordi di giorni caratterizzati dalla giovinezza e dall'ambizione, di momenti di meraviglia e gloria, di notti di disperazione e cupa malinconia. Che cosa hai ottenuto, dopo tutto questo tempo? Se soltanto la gente avesse saputo... Chareos, lo spadaccino, non era andato là per combattere, c'era andato per morire."
Quarto tassello del corposo ciclo dei Drenai scritto da David Gemmel tra il 1984 e i primi anni del 2000, "L'ultimo eroe dei Drenai" si distingue dai primi tre volumi nel suo essere completamente autonomo rispetto alle vicende narrate in precedenza e, di conseguenza, fruibile da un lettore neofita.
Gli eroi di Gemmel, tutt'altro che invincibili, sono soprattutto uomini che devono combattere con i propri fantasmi: ognuno di loro ha un passato con la quale fare i conti, oppure colpe da cui sono fuggiti per tutta la vita, mentendo a se stessi nella speranza di ritrovare un equilibrio interiore.
Catturata l'essenza dell'eroe, spesso eccessivamente mitizzato oltre i meriti e la realtà stessa, quello che rimane sono luci ed ombre nell'animo di chi, perso tutto, cerca semplicemente la forza di potersi guardare allo specchio per un altro giorno ancora, prima della fine.
"Mi hanno riversato nelle mani vino e cene, denaro e regali... ero sulla cima della montagna, ma lassù non c'era nulla.Nulla. Soltanto nuvole.Ho scoperto che non potevo vivere sulla montagna, ma quando essa ti getta giù... oh, come desideri tornare in vetta! Ucciderei per poterla scalare ancora... venderei la mia anima... ed è così stupido."
Nessun commento:
Posta un commento